CLXXXVI, 30 | LI CINQVE ORDINI DI ARCHITETTVRA ET AGIVNTADE LOPERE DEL ECC.MO M. GIAGOMO BAROCIO DA VIGNOLA.
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CLXXXVI, 30

LI CINQVE ORDINI DI ARCHITETTVRA ET AGIVNTADE LOPERE DEL ECC.MO M. GIAGOMO BAROCIO DA VIGNOLA.

OGGETTO

Stampe e incisioni

SOGGETTO

Architettura

AUTORE

In Venezia nel Negotio Remondini

CRONOLOGIA

sec. XVIII

MATERIA E TECNICA

Incisione a bulino.

MISURE

Misure della stampa: 429×293 mm; impronta: 334×200 mm

DESCRIZIONE BREVE

E’ rappresentata una cornice con fregio, con parte della muratura sottostante. Sono riportati anche sezioni di decorazione. Quotatura in moduli. Testo. La stampa presenta una propria numerazione: XXXII D.7.. Filigrana: lettera “R”. Il foglio fa parte di un libro rilegato.

NOTIZIE STORICHE-CRITICHE

La stampa è tratta da “LI CINQVE ORDINI DI ARCHITETTVRA ET AGIVNTADE LOPERE DEL ECC.MO M. GIACOMO BAROCIO DA VIGNOLA” edito in Venezia presso la stamperia Remondini e appartiene ad un’edizione settecentesca dell’opera dell’architetto Giacomo Barozzi, detto il Vignola (1 ottobre 1507 – 7 luglio 1573). La stampa reca scritto: “Truouandosi fra le anticaglie di Roma quasi infinite varieta di capitelli, quali non hanno nomi proprii ma si possono tutti insieme (…) questo vocabolo generale nominare compositi, et anco seguono le misure principali delli altri compositi deriuati solamente dal Ionico et Corintio. Ben è uero che in alcuni si vederano animali in luogo delli caulicoli et inaltri cornucopi, in altri altre cose secondo che a lor porpositi occoreua come si puo giudicare per il presente qui disegnato che hauendo 4. aquile in luogo delli caulicoli, et in luogo delli fiori faccie di Gioue con li fulmini sotto; si puo facilmente conoscere fosse in un tempio consecrato a Gioue: Cosi si puo dire che quest’altro, il quale ha 4. grifoni in luogo de caulicoli; et 4. aquile nelli mezzi con un cane nelle grife fosse appropriato a qualche altro loro Idolo, la sua proportione eccetto li animali è simile alli Corintii. Questa base è da Vitruuio nominata atticurga nel terzo libro al terzo capitolo, come prima dalli Ateniesi trouata et posta in opera, alli nostri tempi e in uso metterla in opera sotto il Corintio, Composito, Ionico, et dorico indiferentemente, la qual però piu si confa al Composito che ad alcuno altro, et anco si può tolerare nel Ionico non si seruendo della sua propria. Sotto ad altri ordini poi io la riputerei sconueneuole affatto, et n’addurrei più ragioni: ma non voglio mettermi a dire sopra cosa passata in tanta licenza; basti con l’ordine passato mostrarne il suo spartimento qual nasce dal modulo spartito in parti diciotto come quello del Ionico, et Corintio. ”
La Regola delli cinque ordini d’architettura è un trattato sull’architettura classica di Giacomo Barozzi pubblicato nel 1562 e che ebbe larghissima diffusione in tutta l’Europa fino all’Ottocento (si stima che alla fine del XX secolo erano state pubblicate più di 250 edizioni e tradotto in olandese, inglese, francese, tedesco, russo e spagnolo). Fino e per tutto l’Ottocento ha rappresentato una delle principali basi teoriche nei corsi di architettura presso le università europee e americane. Il Vignola, attraverso il trattato, introduce il lettore alla “materia architettonica” affrontando ed esaminando i cinque ordini architettonici (toscano, dorico, ionico, corinzio e composito) e i relativi elementi che costituiscono l’architettura classica. Giacomo Barozzi detto il Vignola fu un architetto rinascimentale italiano, fu assistente di Michelangelo durante i lavori presso la Basilica di San Pietro e uno degli architetti di Palazzo Farnese e della Chiesa del Gesù.

Category
Stampa, Stampe e incisioni